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Musei Civici di Arte Antica
Comune di Ferrara

Casa di Ludovico Ariosto


 

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Casa di Ludovico Ariosto
 

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Casa di Ludovico Ariosto

AVVISO AI VISITATORI

• Dal 3 marzo PROROGATA  Il volto e lo sguardo di Giorgio Bassani di Georges de Canino. 
 La Fondazione Giorgio Bassani, ospitata dal 2016 nelle tre stanze al piano terra di Casa Ariosto, informa che,  in collaborazione con i Musei civici di Arte antica, apre le porte ai visitatori il venerdì pomeriggio  dalle 16.00 alle 18.00  e  il sabato mattina e pomeriggio dalle  10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.00. Apre inoltre su appuntamento per visite personalizzate, sempre in orario di apertura della casa dell’ Ariosto, telefonando ai seguenti numeri:
Silvana Onofri + 340 0773526
Antonella Guarnieri +39 3207753695
Francesco Franchella +39 3420484017
Marcello Azzi +39 3405981262

• E’ visitabile, nelle tre sale della Fondazione,  l’ importante mostra di Angela Sicilano dal tiolo. La biblioteca di un poeta: dediche, immagini, postille nei libri di poesia di Giorgio Bassani,  

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Casa di Ludovico AriostoUn anno dopo la pubblicazione dell’Orlando Furioso (1516), Ludovico Ariosto oppone al Cardinale Ippolito d’Este un risoluto rifiuto di seguirlo in Ungheria, adducendo a motivazione la salute cagionevole. Ma nel 1522, nonostante la fama acquisita con il Furioso, non può declinare l’incarico di governatore della Garfagnana, conferitogli da Alfonso d’Este per sedare il brigantaggio e le liti fra i valligiani, incarico che lo tiene lontano da Ferrara per tre anni. Al ritorno da Castelnuovo il poeta ha cinquantadue anni e avverte il forte bisogno di ritirarsi in un ambiente domestico rassicurante, che possa ricompensarlo del forzato allontanamento da Alessandra Benucci. 

Questa intima e privatissima esigenza, è espressa nei versi allusivi della VII Satira, diretta dall’amico Bonaventura Pistofilo: Se perché amo sì il nido mi dimandi, / io non te lo dirò più volentieri / ch’io soglia al frate i falli miei nefandi /. Beneficiario già nel 1518 di un mensile di sette scudi assegnatoli dal Duca Alfonso, oltre al vitto per tre persone e due cavalli, acquista da Bartolomeo Cavalieri, con rogito 30 giugno 1526 del notaio Ercole Pistoia, la casa di Contrada del Mirasole. Ai primi di gennaio del 1528 acquista l’area cortiliva attigua alla proprietà per ricavarne un giardino. Attribuito a Girolamo da Carpi, l’edificio subisce su indicazione dello stesso Ariosto le necessarie trasformazioni atte a configurarlo come luogo adibito al ritiro famigliare, appartato e discreto.

Ariosto vi si trasferisce con il figlio Virginio il giorno di San Michele 1529. Alessandra Benucci, di Tito Vespasiano Strozzi, diviene moglie del Poeta fra il 1528 e il 1530, ma resta a vivere nella sua casa in Contrada di Santa Maria in Vado, dove il marito la raggiunge di frequente attraversando la città. Ormai dispensato da incarichi gravosi, Ariosto può dedicarsi alla terza edizione del Furioso, uscita nel 1532 dai torchi tipografici di Francesco Rosso da Valenza con l’aggiunta di sei canti. Assistito da Virginio e dalla moglie, qui si spegne il 6 luglio 1533, all’età di 58 anni.

Casa Ariosto
via Ludovico Ariosto 67 - 44121 Ferrara (clicca qui per la mappa)
• Accedi alle Informazioni per la visita
 

 

 

 
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