La ricerca nasce dalla curiosità di conoscere quali libri circolassero alla corte Estense nel Quattrocento e quanto le preferenze, i gusti dei vari signori abbiano caratterizzato la cultura loro contemporanea. Per questo l’edizione degli otto cataloghi noti – cinque della biblioteca della Torre di Rigobello e tre della biblioteca di Ercole – è per la prima volta accompagnata dal tentativo di identificare le opere schedate: operazione resa difficile dalla nota lacunosità delle schede, e soprattutto dalla mancanza degli incipit-explicit. La prima parte del lavoro riguarda la biblioteca della Torre: una sorta di biblioteca pubblica, che forniva prestiti ai funzionari e alle persone più vicine alla corte. Nel catalogo più antico, A, del 1436 – che è comunemente definito «catalogo dei libri di Nicolò III» – si sono identificati i libri già presenti a corte nel Trecento e in alcuni casi, anche sulla base degli emblemi, si sono distinti i manoscritti appartenuti a Nicolò II (1361-1388) da quelli personali di Nicolò III (1393-1441). La seconda parte riguarda la biblioteca di Ercole. Un esame attento di questi cataloghi ha permesso di riconoscere i molti libri appartenuti a Leonello e a Borso, che Ercole aveva raccolto con i suoi.
Mercoledì 27 marzo
Andrea Pinotti
Nonumento. Un paradosso della memoria.
Johan & Levi, 2023.
Dialogano con l'autore: Marco Bertozzi (Istituto di Studi Rinascimentali) e Romeo Pio Cristofori (Servizio Musei d’Arte - Comune di Ferrara).
Affidiamo le nostre memorie ai monumenti perché le conservino per noi. Così possiamo permetterci di dimenticarle. È questo il paradosso che affligge il memoriale che si ribalta nel suo contrario, e diventa macchina di oblio. L’arte monumentale contemporanea si è ingegnata per trovare una terapia a questa patologia. A partire dagli anni sessanta si è formato un movimento eterogeneo, spesso radicale e non di rado contraddittorio, di artisti implicati nella progettazione di “contromonumenti” o “antimonumenti”: congegni che per via negativa ci interrogano profondamente nel nostro rapporto paradossale con la memoria e l’oblio. Rifacendosi liberamente ai non-uments di Gordon Matta-Clark, Andrea Pinotti, preferisce chiamarli “nonumenti” e ne offre una grammatica e una tipologia. Ma ci riesce davvero, il nonumento, a fare meglio del monumento? Davvero un parallelepipedo o una fontana che spariscono nel terreno gestiscono meglio le nostre smemoratezze rispetto a un obelisco o a una colonna orgogliosamente eretti nella loro ostinata verticalità? Queste domande risultano oggi urgenti più che mai: questo libro propone una riflessione insieme estetica e politica sull’arte monumentale contemporanea e sulla contraddizione che l’affligge: negare il monumento, per riaffermarlo. Fare il nonumento.
Mercoledì 10 aprile
Corrado Confalonieri
Torquato Tasso e il desiderio di unità. La «Gerusalemme liberata» e una nuova teoria dell'epica.
Carocci, 2022
Dialoga con l'autore: Cristina Montagnani (Università di Ferrara).
Incontri dell’Istituto di Studi Rinascimentali
Museo Schifanoia | ore 17:30
Lunedì 13 maggio
"LA TIRANNIA DEGLI ASTRI. Warburg, Schifanoia e il Rinascimento.
Una conversazione tra Massimo Cacciari e Marco Bertozzi nel Salone dei Mesi.
Biblioteca Ariostea
Mercoledì 6 novembre 2024
Presentazione del libro “Warburg, Leonardo, il Rinascimento” di SALVATORE CARANNANTE (Edizioni della Normale, 2023).
Dialoga con l'autore: Annarita Angelini (Università di Bologna); Raphael Ebgi (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano); Matteo D'Alfonso (Università di Ferrara); Marco Bertozzi (Università di Ferrara e direttore Istituto di Studi Rinascimentali)
Sala Estense | ore 17:30
Giovedi 7 novembre
“Avess’io almen d’un bel cristallo il core”. Ferrara specchio del Rinascimento
Conferenza di Giovanni Carlo Federico Villa (Università degli Studi di Bergamo)