Una piccola anticipazione di quello che sarà
Palazzo Schifanoia al termine lavori di restauro: un nuovo museo, con un percorso espositivo pienamente accessibile, più razionale e capace di raccontare le bellezze che custodisce.
Nell’attesa dei restauri che restituiranno l’interezza dell’antica delizia ai cittadini e ai turisti, i
Musei di Arte Antica presentano due innovazioni di rilievo. A partire da martedì 23 dicembre 2015, infatti, i visitatori potranno avvalersi dell’uso di
QR Code e di un
nuovo video multimediale per meglio interagire con il capolavoro voluto da Borso d’Este.
L’uso di
QR Code – abbreviazione di Quick Response Code, vale a dire quei crittogrammi solitamente destinati a essere letti tramite un telefono cellulare o un tablet – è sempre più diffuso negli spazi museali di tutto il mondo. Da oggi, anche il Salone dei Mesi e la Sala delle Virtù potranno essere “letti” attraverso questo strumento: 15 codici consentiranno di riscoprirne la storia, lo stile e l’iconografia rendendo più completa, coinvolgente e approfondita l’esperienza di visita. Basterà uno smartphone connesso ad internet e i Mesi dipinti, tra gli altri, da Francesco Cossa o Ercole de’ Roberti non avranno più segreti.
Arricchisce il percorso museale
il video Palazzo Schifanoia. Metamorfosi di una “delizia” degli Estensi, un viaggio attraverso gli otto secoli di storia dell’edificio che gli Este elessero a loro dimora di svago, di governo e di vita quotidiana. Avvalendosi delle più avanzate tecnologie in materia di modellazione 3D, il video ricostruisce tutte le fasi costruttive che caratterizzano la storia del Palazzo, l’ascesa e lo splendore durante il Quattro e Cinquecento, la rovinosa caduta nel Sette e Ottocento e la definitiva rinascita alla fine nel 1898, quando l’antica delizia fu adibita a Museo Civico. Il prodotto multimediale nasce dalla
collaborazione tra i Musei Civici di Arte Antica, il
Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara e l’
Istituto di Studi Rinascimentali, grazie al coordinamento scientifico di
Manuela Incerti, alla modellazione 3d e all’animazione di
Dario Arnone e
Stefania Iurilli che hanno dato forma alle istanze nate dal gruppo di ricerca formato, oltre che dalle stesse
Incerti e
Iurilli, da
Angelo Andreotti,
Marco Bertozzi e
Giovanni Sassu.