Palazzina Marfisa d'Este, corso Giovecca 170, Ferrara
Inaugurazione
11 Novembre 2015, ore 18
Esposizione
12 Novembre 2015 -
13 Marzo 2016
ore 9,30 - 13 / 15 - 18
Ai visitatori della mostra
"De Chirico a Ferrara: 1915-1918. Pittura metafisica e avanguardie europee" sarà consentito l'ingresso gratuito presentando il biglietto della mostra di Palazzo dei Diamanti. Tutti gli altri visitatori potranno visitare l'esposizione acquistando il biglietto d'ingresso a Palazzina Marfisa.
Inaugura a Ferrara
mercoledì 11 novembre “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica”, la prima mostra in Italia sulla storia del manichino, a partire dal libro* nato dalla grande passione per questo oggetto di
Linda Mazzoni e
Claudio Gualandi, due instancabili collezionisti e ricercatori di “simulacri umani”, con la collaborazione della critica d’arte
Maria Livia Brunelli.
In esposizione più di quaranta pezzi storici e una selezione di opere di arte contemporanea, ambientati presso la Palazzina di Marfisa d’Este, affascinante residenza signorile di epoca rinascimentale, in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita della Metafisica. La mostra, ideata in concomitanza con la grande esposizione al Palazzo dei Diamanti
“De Chirico a Ferrara 1915 – 1918. Pittura metafisica e avanguardie europee”, si avvale della collaborazione tra le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea e i Musei di Arte Antica del Comune di Ferrara.
Nelle sale della elegante dimora estense, una variopinta e variegata galleria di manichini per la moda, la religione, la scienza, la pubblicità e l’arte, dal XVIII secolo ad oggi, provenienti da importanti collezioni per raccontare, attraverso una narrazione accattivante e coinvolgente, la storia del manichino, figura consueta eppure misteriosa, fortemente simbolica, da sempre connessa alla storia dell’uomo. Manichini che parlano di un’epoca, di un ideale di bellezza, che popolano un mondo espressivo di altri “noi” insieme a bambole, androidi, automi, maschere, marionette e burattini.
Quale scenario migliore per questa mostra che le stanze dove si dice ancora alleggi il fantasma di Marfisa, nipote di Lucrezia Borgia. Pare che il suo fantasma viva ancora tra queste mura e che ogni tanto appaia per le strade della città su un cocchio trainato da cavalli bianchi con al seguito, come in un corteo, i numerosi amanti morti, assassinati utilizzando trabocchetti che confluivano in pozzi a rasoio. Queste stanze si popolano ora di nuove presenze, ricche di storia e di fascino, che svelano sala dopo sala aneddoti e curiosità.
Una folla di personaggi antichi in cui non mancano elementi contemporanei: una sezione della mostra, a cura di
Maria Livia Brunelli, propone infatti una selezione di noti artisti internazionali che hanno realizzato opere ad hoc sul tema del manichino e della sua declinazione metafisica. Il noto artista italo-giordano
Mustafa Sabbagh presenta una grandiosa installazione multimediale sul tema della famiglia mummificata come un gruppo di statue,
Milena Altini sospende metafisicamente un imponente gruppo scultoreo che si dipana a spirale tra soffitto e pavimento, mentre
Jolanda Spagno crea spaesamento nello spettatore attraverso minuziosi disegni a matita in cui l’utilizzo di apposite lenti provoca modificazioni nella percezione visiva.
Mostra a cura di
Claudio Gualandi,
Linda Mazzoni e
Maria Livia Brunelli.
Per info:
Claudio Gualandi,
studiogualandi@tin.it; 333 2924974;
Maria Livia Brunelli,
mlb@marialiviabrunelli.com; 346 7953757.