Venerdì 10 ottobre, alle ore
18.30, presso il
Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, prosegue il calendario di incontri e conferenze organizzato dall’
Istituto di Studi Rinascimentali dei Musei Civici di Arte Antica.
Dopo il successo degli appuntamenti con Massimo Cacciari, Marco Folin, Paola Goretti, Fabrizio Lollini e Andrea Pinotti, il ciclo
Ritorno a Schifanoia: il salone mostra i suoi mesi torna con un altro ospite d’eccezione:
Giovanni C.F. Villa, docente di Storia dell’arte moderna e di Museografia presso l’Università degli Studi di Bergamo, curatore di mostre memorabili come quelle dedicate a Giovanni Bellini (2008), Lorenzo Lotto (2011) e Tiziano (2013) presso le Scuderie del Quirinale a Roma.
Oggetto della conferenza, dal titolo
In Officina. Indagando Schifanoia, saranno i misteri che ruotano attorno all’esecuzione del celebre ciclo voluto da Borso d’Este, con particolare riferimento agli aspetti tecnici ed esecutivi. Villa, infatti, assieme a Gianluca Poldi, ha avviato nei mesi scorsi una campagna di indagini scientifiche sulle pitture murali del Salone nel quadro di una collaborazione tra il Centro Arti Visive dell’Università bergamasca, del quale è direttore, e i Musei Civici di Arte Antica. Il progetto è ambizioso: realizzare analisi non invasive di tipo fotografico (riflettografie in infrarosso, infrarosso falso colore, fluorescenza UV) e di tipo spettroscopico per il riconoscimento dei pigmenti, relativamente alle porzioni dipinte ad affresco, ma, soprattutto, a quelle dipinte “a secco“, oggi quasi del tutto invisibili.
Nel corso della conferenza, Villa illustrerà così i primi risultati “a campione” emersi nel corso delle ricerche, confrontandoli con quelli ottenuti analizzando altri grandi capolavori della decorazione murale rinascimentale. Esiti assai promettenti e talvolta sorprendenti raggiunti grazie a tecnologie che permettono di cogliere ciò che l’occhio umano fatica a vedere, svelando aspetti per lo più inediti di un’opera che, nonostante i tanti studi, continua a riservare sorprese e ad affascinare tanto gli studiosi quanto e i visitatori che ogni anno vi si recano in visita.
Come di consueto, per ragioni di sicurezza connesse alla capienza del Salone (massimo 70 persone), verrà consentito l’ingresso solo a chi sarà munito del biglietto gratuito distribuito, il giorno stesso, dal personale del Museo a partire dalle ore 18.00 secondo l’ordine di arrivo.