Musei Civici di Arte Antica
Comune di Ferrara

Il soffitto, che aveva subito danni gravissimi, è stato restaurato e ampiamente integrato nel 1938, da Augusto Pagliarini, che con grande sensibilità ha saputo ricreare una ricostruzione attendibile della decorazione originaria.

Tema dominante, inserito nel contesto generale delle grottesche, sono le imprese che esaltano le virtù del principesco proprietario: il coraggio, la tolleranza e la costanza.

Sulle pareti sono state rappresentate, entro scomparti delimitati da cornici di festoni vegetali, scene mitologiche tratte dalla tradizione delle Metamorfosi di Ovidio: il carro di Arianna, il ratto d’Europa, la gara fra Apollo e Pan e infine Apollo che scortica Timolo.

L’arredamento è quello di una sala da pranzo: due tavoli e due panche in noce databili al XVIII secolo, insieme ad una bella credenza di area veneta degli inizi del Seicento con erme scolpite a rilievo tra gli sportelli.

Danno un aspetto sontuoso alla sala le splendide cornici “alla sansovina” intagliate e dorate (area veneta sec.XVI), che incorniciano le scene della Battaglia delle Amazzoni. Le grandi tele sono copia da Rubens di autore ignoto del XVII secolo, smembrate da uno stesso dipinto forse al momento del riallestimento della Palazzina. E’ esposto inoltre un Busto di condottiero del tardo XVI secolo o degli inizi del XVII secolo.