Un raro esempio di cooperazione tra pubblico e privato ha permesso di avviare il progetto di recupero di San Cristoforo, strutturato e articolato in due fasi: la prima, tesa innanzitutto a recuperare, dal punto di vista architettonico, l’originario splendore della Chiesa; la seconda, rivolta invece agli arredi, alle suppellettili e alle opere in essa conservate.
Iniziato nel febbraio 2004, il restauro architettonico è stato finanziato dallo Stato, dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Amministrazione Comunale di Ferrara; il progetto e la realizzazione dei lavori, eseguiti sotto la tutela della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna e Ferrara, sono stati coordinati dal Servizio Beni Monumentali del Comune, e hanno conseguito l’obiettivo di migliorare la fruibilità e le condizioni di conservazione dell’intero edificio.
Accurate ricerche hanno guidato la metodologia d’intervento relativa al restauro dell’apparato ornamentale degli interni – cornicioni in cotto, stucchi, elementi lapidei, brani pittorici – e degli altari delle cappelle laterali e del transetto, ornati da splendidi paliotti. Precise analisi stratigrafiche hanno consentito anche di riscoprire l’originaria tinteggiatura a calce verde olivigno delle pareti, che amalgama il complesso decorativo con la struttura architettonica creando un effetto di straordinaria efficacia e bellezza. Viene così esaltata l’atmosfera del Tempio rinascimentale, nel quale fra l’altro è stato collocato il nuovo altare, realizzato secondo i precetti liturgici sanciti dal Concilio Vaticano II.
Oltre a interventi mirati alle coperture e alla facciata, sono stati recuperati gli spazi collegati al Tempio e predisposti gli impianti indispensabili per le esigenze del culto, il benessere dei visitatori e dei fedeli, la conservazione e la protezione delle opere, nonché la valorizzazione dello straordinario apparato artistico e decorativo.
Parallelamente a questo intervento, grazie al generoso sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, ha preso corpo il progetto di restauro e ricollocazione delle opere pittoriche e degli arredi storici a cura dei Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con il Settore Attività Culturali e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Bologna. Questo intervento si è concluso nel settembre del 2007.