Nel 2019 il Museo della Cattedrale si appresta a festeggiare un doppio compleanno: i 90 anni dalla sua creazione (febbraio 1929) e i 20 anni dalla stipula nella nuova convenzione tra Comune di Ferrara e Capitolo della Cattedrale (dicembre 1999) che ha determinato lo spostamento del Museo dalla sede storica, sopra il nartece del Duomo, all’ex chiesa di San Romano.
L’istituzione arriva a questa duplice ricorrenza
rigenerando, grazie agli sforzi del Comune di Ferrara, una delle aree espositive più importanti: la cosiddetta Sala Codici, l’ambiente dal quale prende avvio il percorso di visita.
Caratterizzato fino a poco tempo fa da una neutra illuminazione ambientale a neon,
la sala si presenta ora completamente rinnovata da un più immersivo e coinvolgente sistema luministico basato su faretti a led. Rinunciando completamente all’illuminazione diffusa, la luce è ora indirizzata e dosata sulle opere esposte a parete, esaltando le forme e la leggibilità delle splendide sculture medievali e moderne nonché dei disegni sei e settecenteschi per il completamento del Campanile, agevolandone la lettura e il godimento come mai prima d’ora. Contestualmente, i colori delle sontuose pagine dei Libri Corali miniati da Guglielmo Giraldi, Martino da Modena e dall’Argenta, tra le più alte testimonianze dell’Officina ferrarese, tornano a risplendere grazie alla nuova luce di cui sono state dotate le teche espositive.
L’adozione di questo nuovo sistema di illuminazione ha inoltre consigliato di intervenire anche sulla tinta delle pareti: non più il “solito” bianco, bensì una tonalità di grigio che consente ora alle opere di stagliarsi dal fondo e accogliere i fasci di luce indirizzati su di esse.
Una piccola rivoluzione che contribuisce a rendere l’esperienza di visita decisamente più appagante ed emotivamente coinvolgente, riscattando i manufatti esposti in questa porzione del Museo e restituendo lo status di bene prezioso che compete loro.
L’intervento è stato
finanziato e realizzato dal Servizio Beni Monumentali e Centro Storico, Settore Opere Pubbliche e Mobilità del Comune di Ferrara con la consulenza e la direzione operativa dei puntamenti di
Francesco Mascellani, al quale si deve, in collaborazione con la Direzione e il Consiglio di Gestione del Museo, lo studio preliminare dell’intera operazione.